Teatro & Comunità
Al nostro addestramento settimanale, da ormai qualche anno, ci si prepara, si mangia, si discute, ci si addestra e arrivano le proposte: performance, laboratori, collaborazioni…
è arriva il Mercato dei Poeti! Lo facciamo? Certo che lo facciamo! Lo sentiamo subito nostro, ci piace.
Noi facciamo proprio questo: ascoltare storie e metterle in scena! Lo facciamo ovunque, ovunque possibile, in strada, in teatro, nei locali, in tutti i luoghi dove abbiamo la possibilità di incontrare persone, di conoscerle, di condividere. Abbiamo voglia di sperimentare e arrivare in luoghi diversi.Sì, questa storia del Mercato ci piace, ci piace Porta Palazzo, ci piace l’idea di fare rete con altri artisti, ci piace che la poesia, l’arte, il teatro si donino alla città, la arricchiscano e si lascino contagiare.E allora via, andiamo! Ci portiamo da mangiare (quello sempre!) e i teli, il cappello, i cubi no, stavolta dobbiamo capire come usare lo spazio: il banco, che all’inizio ci preoccupa e ci sembra un ostacolo (chissà come faremo a muoverci!?), diventa una cornice fantastica, ci costringe a tornare alle radici profonde del Playback Theatre, che è fatto di ascolto, di interazione, di corpo, musica, rituale e pochissimi oggetti di scena e proviamo a stare molto vicine, trovando strategie per sfruttare i diversi piani. Così la musicista suona sul banco, le conduttrici usano i caleidoscopi come microfono e il nostro banco, il numero 2, e due pedane a terra, diventano mondi, luoghi, case, prati in cui rimbalzano le storie di chi vuole raccontarle, rivederle in scena, rispecchiarsi negli sguardi e nei gesti degli attori, vedersi restituiti particolari che, pur non essendo stati detti, sono comunque arrivati! Per più di due ore siamo travolti dall’energia collettiva e ci arrivano le voci, i suoni, i racconti di chi ha girato gli altri banchi e ci riporta le emozioni di questa Torino di stasera. E noi mettiamo in scena tutto, senza fermarci: non possiamo perché ci sentiamo dentro, proprio dentro questa bella Torino, che è viva e pulsa e respira insieme, ci sentiamo organi di un organismo vivo. E le storie di questa Torino, questa sera, hanno un sapore buono.
Oltre il Banco:Kaleido’s Playback Theatre