Banco n°36 – investigation Point

Breve racconto di tre clown uscite allo scoperto

Sono passate già due settimane da quella incredibile serata e ancora riverberano in noi i suoni, i rumori e il vociare confuso di un mercato che per una sera ha cambiato faccia, regalando poesia e arte.

Per noi è stata un’incredibile occasione per “uscire allo scoperto” come The Clown Angels e di creare, improvvisare e sperimentare in un contesto completamente straordinario dove nulla è andato come avevamo previsto o immaginato. Ed è stato esattamente ciò di cui avevamo bisogno.

Abbiamo dovuto montare il banco ad una velocità incredibile, perché siamo state tra i partecipanti che l’hanno ricevuto all’ultimo, ma è stata un’occasione per rimboccarci le maniche ed entrare subito nel contesto del mercato e della strada.

Avevamo immaginato una struttura precisa per la nostra performance, ma ci siamo date la possibilità di lasciarci guidare da ciò che accadeva e dalle proposte che arrivavano dalle persone stesse. C’è stato un flusso continuo di curiosi che si sono lasciati trascinare nelle nostre “follie” e che a loro volta hanno giocato con noi, dandoci la possibilità di trovare nuovi spunti e direzionare sempre di più il nostro lavoro: dalla bimba che si è fermata perché “voleva la luce”, ai gruppi di amici o sconosciuti che hanno condiviso il gioco ritrovandosi poi per caso assieme in una foto.

Grazie per averci dato la possibilità di esser parte di questo atto artistico e per aver creato le circostanze di un contatto così diretto, sincero e senza barriere.

Viviamo a Torino da molto tempo e amiamo profondamente Porta Palazzo, per quello che è e per ciò che è sempre stato: un luogo di passaggio, un punto fermo nel costante movimento e cambiamento di una città. È impregnato di storie ed è stato un onore poterne far parte per una notte.

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