INTRACCIAR – Banco n. 21
Dietro il banco:Illustratrice e fotografa.
Esploratrice di immaginari.
Da piccola disegnavo sui banchi di scuola e sui compiti in classe.
Crescendo, tracciare su carta si è trasformato in stimolo vitale e professionale. Ora mi diletto a mescolare tecniche artistiche.
Modello, fotografo, disegno, incido, mi sporco le mani. Spesso da un errore trovo una strada nuova.
Sopra il banco: Una clessidra, un fagotto contenente piccoli oggetti misteriosi e due penne, di colore diverso. L’incontro “poetico” accadrà nello spazio bianco di un cartoncino e sarà un intreccio di segni condivisi. Chiederò di pescare un oggetto, e restituire liberamente una fascinazione personale legata ad esso: una traccia, uno scarabocchio, una parola, uno scritto, anche un solo segno legato al ricordo risvegliato o una storia totalmente inventata. Ecco la prima traccia (rossa?) sul foglio. A quel punto la clessidra scandirà il mio segno, in nero, veloce, lento, sottile, spesso, asimmetrico, surreale. Il risultato sarà un ritratto… in cui la parola “somiglianza” troverà casa chissà dove.
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