Valentina Quattrocchi

ERO FELICE QUEL GIORNO – Banco n. 8

Dietro il banco: Nata e cresciuta a Catania sono a Torino da quasi un mese perché questa città mi ha rubato il cuore. A marzo mi sono laureata in pittura ed era il mio sogno sin da bambina. Amo l’arte in ogni sua forma, ma soprattutto quella sociale e relazionale. Crescere in un isola mi ha fatto apprezzare la solitudine, ma mi ha anche insegnato che è insieme che accadono le cose più belle.

Sopra il banco: Chiunque volesse sedersi con me sarà protagonista di una creazione a quattro mani. Un foglio bianco è una grande opportunità: scambiamoci i pensieri, le esperienze e non avere paura di non saper fare, nessuno sa fare finché non fa. L’importante è avere qualcosa per la testa e farsi trasportare dal momento. Il prodotto finale non deve essere visivamente bello, la bellezza sarà nel tempo passato insieme, nella partecipazione attiva. Alla fine avremo un foglio da dividere, se vuoi portare un pezzo del lavoro, l’altra metà la terrò per me. Quel legame, quel tempo condiviso sarà tangibile nel tempo.

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